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Infermieri e politica professionale: la carenza di personale che spaventa

I dati e le statistiche parlano chiaro: in Italia in questi soli ultimi due anni oltre 4.500 infermieri hanno deciso di abbandonare il nostro Paese per offrire le loro competenze all’estero.

Il nostro sistema politico non riesce a rivedere le logiche, ora divenute standard, alla base della gestione del sistema sanitario.

Un sistema sanitario inadeguato, non più sostenibile, che non è in grado di dare risposte ai bisogni primari del cittadino, e che, attraverso tagli di ogni genere, in primis alle retribuzioni, concorre ad aggravare uno scenario di crisi già da anni allarmante.

Mancano medici negli ospedali, oltre ad infermieri, mancano medici di famiglia e quelli presenti si vedono così costretti a lavorare con turni e ritmi insostenibili, a rischio e pericolo della sicurezza dei pazienti, ossia di tutti noi.

Ma è la figura dell’infermiere, più di tutti, a subire le ripercussioni di scelte politiche disastrose.

Condizioni di salute e mortalità: i danni da carenza di personale sanitario

Gli studi pubblicati su riviste internazionali, tra questi il British Medical Journal ad esempio, parlano chiaro: un incremento del 10% di infermieri porta alla diminuzione della mortalità della popolazione del 7%.

Gli infermieri, che da sempre si prodigano al massimo delle loro possibilità per garantire il migliore servizio possibile, anche nelle attuali condizioni di carenza, assistono un numero di pazienti inadeguato.

A ciascuno di essi vengono assegnati in media 11 pazienti, un numero assurdo che in alcune regioni sale addirittura a 17-18, con un rischio di mortalità che raggiunge il 30-35%.

Dunque riduzione dei salari e tagli all’occupazione nel sistema sanitario a scapito della qualità delle prestazioni erogate ai cittadini, specie al Sud Italia.

A destare allarme è poi anche la situazione in cui versa il comparto pediatrico.

Ogni operatore dovrebbe seguire quattro pazienti, mentre negli ospedali pediatrici la media arriva a 7.

Come risolvere il problema?

La situazione è intollerabile e richiede un intervento urgente a tutela dei cittadini.

A sostenerlo non è solo l’utenza, ma la stessa FNOPI, Federazione Nazionale delle Professioni Infermieristiche che ha chiesto ufficialmente un tavolo di confronto con il ministero al fine di affrontare la spinosa questione delle carenze di personale sanitario.

C’è bisogno di più infermieri quindi di maggiori assunzioni, di retribuzioni adeguate, supportate da logiche incrementali basate su nuovi equilibri occupazionali.

I nostri infermieri devono poter esprimere al meglio competenze che hanno già senza vedersi costretti a lasciare le loro famiglie per recarsi in posti migliori.

È giunto il momento di mettere da parte la politica dai toni bassi per gridare a voce alta, decisa ed autorevole la necessità di tutelare i cittadini, per una valorizzazione reale e fattiva dei bisogni degli stessi. Occorre una politica che conquisti il civico consenso, maggiormente sensibile a questioni delicate come quelle della sanità, una politica che abbia coraggio di cambiare le cose e dare risposta alle esigenze occupazionali lì dove la domanda di personale urge.

Sono tanti i fattori su cui puntare per raggiungere questi nuovi equilibri.

In primis è bene rivedere il rapporto tra numero di infermieri e numero di cittadini che hanno bisogno dei servizi sanitari da soddisfare in tempi accettabili, perché quella dei ritardi nella gestione della sanità è una problematica anche e soprattutto da addebitare alla carenza di personale.

In secondo luogo è poi necessario gestire al meglio il meccanismo della formazione professionale e del trasferimento delle esperienze.

Il sistema salute deve essere assolutamente modificato, perché la popolazione tutta è stanca di viverne un surrogato.

Ricordiamo che quello a ricevere assistenza sanitaria è un diritto inviolabile.

Le cose devono cambiare in meglio dunque, a tutela di tutti, e il prima possibile.

Carenza di infermieri in Italia: anche l’Europa in allerta

In Italia vi è una grave carenza di infermieri, il nostro paese è al di sotto della media europea, ed il rapporto tra pazienti ed infermieri non è per niente soddisfacente.

E’ questa la situazione fotografata dall’Eurostat, importante riferimento europeo nel campo dei rilevamenti statistici. Il rapporto è di appena 557 infermieri per ogni 100.000 abitanti: decisamente inferiore alla media europea.

Siamo dietro la Francia, la Danimarca, la Germania e molti tra i paesi più sviluppati in Europa.

Peggio di noi paesi come la Grecia, la Croazia ed altri meno sviluppati e che, comunque, hanno una popolazione decisamente più giovane della nostra.

La carenza di infermieri in Italia è di almeno 53.000 infermieri, carenza probabilmente destinata ad aumentare anche in seguito alle modifiche apportate alle leggi pensionistiche, in particolare con l’introduzione di “Quota 100”, che potrebbe far diminuire di ulteriori 22.000 unità nel settore.

Numeri allarmanti che dovrebbero sicuramente far riflettere.

Anche l’Europa allerta

Quel che è più grave è che, purtroppo, la situazione della scarsità di infermieri sembra solo peggiorare.

È la stessa Commissione UE a ricordare come, solo nel 2010, ben 13.400 infermieri siano andati in pensione ma solo 8.500 nuovi infermieri siano entrati in servizio.

La direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea, in base ai dati ricevuti dall’Eurostat, allerta i suoi paesi membri invitandoli, una volta per tutte, a preoccuparsi seriamente ed attivarsi ben prima che il problema dell’assistenza della popolazione anziana diventi una realtà.

Le politiche europee spingono ad implementare un piano di formazione e occupazione infermieristica più aderente ai bisogni della popolazione e più rispondente ai bisogni comunità.

Si tratta di una questione seria che va a riguardare la responsabilità per la gestione della salute del cittadino e che non può e non deve più passare sotto silenzio.

La portata del problema a fronte dei futuri sviluppi demografici

Ad aggravare lo scenario già di per sé catastrofico è il dato sull’aumento di persone anziane che si aggirerà, nei prossimi anni, sul 29% in più in tutta Europa.

Il problema della carenza di infermieri graverà senz’altro sul nostro sistema sanitario, già ora incapace di rispondere adeguatamente a questi bisogni per carenza di personale.

Da qui il monito della Commissione europea e dello stesso Eurostat che chiariscono come i sistemi sanitari europei dovranno anticipare le future esigenze di una popolazione sempre più malata, nonostante la medicina abbia fatto tanti progressi.

La risposta deve essere data migliorando il sistema dell’assistenza infermieristica, in modo tale da essere pronti a rispondere alle esigenze di una società sempre più anziana, pena importanti implicazioni e ricadute per il paziente, che subirà senz’altro le conseguenze negative derivanti dalla carenza di infermieri in termini di ridotti livelli di sicurezza e bassa/carente qualità dell’assistenza.

Tutto ciò arriverà senz’altro ad avere altresì serie implicazioni finanziarie: così continuando le cose dovranno essere sostenuti maggiori costi sanitari a causa dei più lunghi periodi di permanenza e per l’incapacità di saper gestire le complicazioni, che certamente potrebbero essere facilmente evitate se gli infermieri fossero in grado numericamente di offrire loro tutte le cure necessarie.

Il che non è poco, vista la situazione di profonda crisi economica in cui il nostro paese versa già da almeno 15 anni a questa parte.

Una battaglia questa descritta che gli infermieri non possono e non devono più sostenere.

Urge cambiare le cose, e al più presto.

Lo grida da tempo già la popolazione tutta, ma ora a far sentire la sua voce è anche la Comunità Europea, almeno a questa non si può restare sordi.

La psicologia del telefono erotico

donna al telefonoL’argomento di cui vorrei trattare in questo post è la psicologia che sta dietro al telefono erotico. Ormai è a conoscenza di tutti che la mente è quella che comanda le nostre azioni. Con l’esercizio costante possiamo controllarne mentalmente gran parte, ma in moltissimi casi purtroppo non riusciamo a capire come fare a trovare la soluzione di situazioni che inconsciamente ci opprimono.

Il telefono erotico 899 può essere un aiuto nella sfera sessuale, dove la mente spesso gioca brutti scherzi. La nostra sessualità e la consapevolezza di quello che ci soddisfa davvero in merito non sempre ci è chiara. Soprattutto quando con il nostro partner non riusciamo a chiedere quello che davvero vorremmo per paura che si rifiuti, che ci tratti da pervertiti o ancora peggio da maniaci.

I problemi di comunicazione si possono risolvere con una telefonata erotica

Se ci facciamo un esame di coscienza dovremo ammettere con noi stessi che spesso abbiamo rapporti non pienamente soddisfacenti, che ci manca sempre qualcosa per goderne appieno. Alcuni poi non riescono proprio ad avere rapporti perché hanno difficoltà a relazionarsi con l’altro sesso.

Può essere per problemi psicologici di comunicazione o di non completa fiducia nelle proprie possibilità, per paura di fare brutte figure, per insicurezza di fondo e quant’altro pensano possa influire sulle prestazioni una volta arrivati al momento cruciale. Proprio qui intervengono le telefonate erotiche.

Questo preambolo introduttivo, pur se sintetizzato al massimo, per introdurre questo argomento che riguarda proprio la sicurezza personale nella sfera sessuale, come si costruisce e come una linea erotica può essere di supporto nella sua costruzione. La psicologia che sta a monte è semplice: poter chiedere qualunque cosa al proprio interlocutore telefonico senza tema di essere deriso, aggredito o frainteso.

Poterlo fare in totale anonimato aiuta ad essere chiari e diretti. Non conoscere chi è dall’altra parte del telefono infonde sicurezza, è come se si confidasse a se stessi le proprie paure, le proprie insicurezze e le proprie fantasie. Le ragazze, più o meno giovani, che rispondono al telefono sanno che la psicologia, saper ascoltare e aiutare in un percorso di crescita della consapevolezza è quello che deve contraddistinguerle in quello che fanno. E di queste cose hanno fatto la loro missione.

Semplice sfogo o anche un miglioramento delle relazioni?

E’ riduttivo pensare che un telefono porno serva solo a sfogare i propri bisogni in mancanza di altro di tangibile. E’ molto di più, soprattutto se si affronta con lo spirito giusto: sentirsi liberi di essere quello che si vuole, certi che dall’altra parte la ragazza ti seguirà sulla stessa strada.

Se si vuole raggiungere davvero un risultato, di certo non aiuta aver paura delle reazioni della persona dall’altra parte. La cortesia sempre, ma anche la determinazione di chiedere, se cortesemente fatto e con la giusta intenzione, quello che si desidera. Con le ragazze che fanno sesso telefonico si può tranquillamente instaurare un rapporto paritetico, chiedere ed ascoltare, e sicuramente qualcosa ne verrà fuori.

Soprattutto ci si può abituare a chiedere senza paura, nella maniera corretta, quello che piacerebbe ricevere dalla propria partner o verranno date le armi per poter cercare una partner senza temere di arrivare al fatidico momento di quello che prima si pensava fosse il momento della verità: la dimostrazione della vostra virilità.

L’aspetto psicologico di questa forma di intrattenimento erotica, in buona sostanza, è quella di infondere fiducia, con attenzione e gentilezza, a chi ha bisogno di tempo per trovare la fiducia in se stesso. Da tenere in considerazione anche che i telefoni erotici non sono solo per eterosessuali, ma anche per omosessuali di ambo i sessi. Questo soprattutto perché se già è difficile per una persona etero avere sani rapporti con l’altro sesso, figuriamoci per i gay cosa può essere, quanto può essere difficile trovare il proprio equilibrio nella sessualità.

Proprio questo dovrebbe essere l’obiettivo della psicologia usata dagli operatori che rispondono alle chiamate erotiche: dare equilibrio nella sessualità a chi li chiama. E’ chiaro che non tutti quelli che rispondono hanno la sensibilità giusta per poterlo fare, ma una gran parte di loro, con il tempo, l’esperienza ma soprattutto con la passione che infondono in questo lavoro, è riuscita ad affinare quelle doti di sensibilità necessarie per capire da subito chi hanno dall’altra parte del telefono ed usare il giusto metodo, i giusti tempi per renderli soddisfatti della telefonata e portarli mano nella mano verso la conquista della loro consapevolezza sessuale.

I migliori numeri erotici in Italia

uomo che chiama un numero telefonico

Prima di vedere quali sono i migliori numeri erotici in Italia sarà bene spiegare cosa sono, a cosa servono, come funzionano, chi ne usufruisce e chi risponde. Sono un servizio dedicato ai solo adulti, uomini e donne maggiorenni.

Che cosa sono questi numeri

Sono numeri telefonici istituiti per far incontrare l’esigenza di vivere fantasie erotiche, che altrimenti non si potrebbero realizzare, tra adulti che non si conoscono. Infatti chi chiama non sa chi risponderà dall’altra parte della cornetta, e questo aumenta il piacere di trasgredire. L’anonimato totale favorisce la complicità e il gioco delle parti. Non sapere chi realmente è l’altro permette di immaginarlo come si vorrebbe e di poter dire e fare quello che si vuole. Questi numeri hard erotici servono per soddisfare davvero le pulsioni sessuali più impellenti.

Basta dire che sono raggiungibili sia da fisso che da cellulare. Per cui, se per caso ti prende la voglia di sesso mentre sei in ufficio, se vuoi fare una pausa, basta andare in una stanza chiusa e appartata, al bagno per esempio, e chiamare con il cellulare uno dei numeri che hai memorizzato. Avrai così subito la tua soddisfazione.

Come funzionano

Come funzionano è presto detto. Facile e veloce l’accesso al servizio. Ci sono dei numeri a valore aggiunto, i famosi o famigerati 899, a seconda dei punti di vista, numerazioni che una volta chiamate scalano il costo della telefonata dal tuo credito telefonico se chiami con il cellulare o te lo addebitano in bolletta, se usi il fisso. Uno fra i migliori siti di numeri erotici in Italia è questo, perché è presente un’ottima varietà di 899 da chiamare in grado di soddisfare anche i più esigenti, oltre che a offrire testi accattivanti che invogliano il lettore a chiamare.

Puoi anche chiamare una numerazione geografica, un cosiddetto numero di telefono fisso, e pagare con la carta di credito. In questo caso però non viene scalato il credito telefonico, ma c’è un addebito sulla tua carta per l’importo che hai scelto di ricaricare e a fronte del quale ti vengono accreditati minuti da usare per la conversazione.

Non è complicato, basta chiamare e seguire le istruzioni della voce guida che ti chiede le informazioni sulla carta, in forma sicura, perché nessun hacker, non essendo la transazione fatta online ma al telefono, potrà mai rubare i tuoi dati. In pochi secondi vieni messo in comunicazione direttamente con una ragazza o un ragazzo e se il credito finisce ma vuoi continuare puoi ricaricare minuti restando al telefono.

E qui si arriva al nodo cruciale: chi è che chiama i numeri erotici in Italia? Moltissime persone, sia uomini che donne, hanno scoperto questo servizio e ne usufruiscono normalmente. Se stai pensando che sono degli sporcaccioni, per non dire dei pervertiti, ti sbagli alla grande. Pensa solo a quante volte tu stesso, vedendo una scena che ti ha eccitato, avresti voluto avere la possibilità di fare sesso o di parlarne con qualcuno. Ad un numero erotico si può.

Invece di tenere dentro le proprie voglie e fantasie, chiamando uno di questi numeri le puoi condividere con la ragazza o il ragazzo che ti risponde, a seconda di quello che preferisci come tendenza sessuale, e provare piacere insieme. Le donne o gli uomini che rispondono a questi numeri lo fanno certamente per una forma di guadagno, ma di fondo deve esserci predisposizione innata alla trasgressione. Non si può resistere a lungo, lavorando alle linee erotiche, se non piace quello che si sta facendo.

Non è semplice giocare con le parole e con le situazioni spinte se non si sentono dentro. I migliori numeri in Italia sono perciò quelli dove lavorano le persone che hanno bisogno di placare pulsioni erotiche che altri non avvertono nella stessa maniera. Quando prende la voglia le numerazioni erotiche sono quello che ci vuole. Sono facili da comporre e lo puoi fare ovunque ti trovi, basta che ti apparti un attimo. I migliori li trovi facilmente leggendo cosa gli utenti dicono dei vari servizi che hanno provato. Quando troverai quello giusto, capirai di cosa sto parlando.

Come dimagrire con lo yoga: 3 esercizi top

dimagrire con lo yogaLo yoga è una pratica in grado di agire su più piani: quello fisico, quello mentale e quello spirituale permettendo di migliorare e migliorarsi.

Tra gli effetti che è in grado di avere quello di dimagrire con lo yoga è di sicuro uno tra i più apprezzati. Gli aspetti mentali e spirituali dello yoga si concentrano sullo sviluppo della consapevolezza: è questa la prima arma di cui dovrebbero fare strumento tutti coloro che stanno lottando per perdere peso.

Lo yoga è perfetto per dimagrire perché, oltre a prevedere degli esercizi mirati, insegna a prestare attenzione al corpo, a curarlo, a rispettarlo, il che include ovviamente anche una certa attenzione per quello che si mangia, la giusta alimentazione per non farne mai venire a mancare il suo primigenio equilibrio.

Il corpo e la mente si affinano, diminuiscono spesso molte tentazioni, si inizia a cercare ciò che alimenta in modo sano mente e corpo. In una parola, si cambiano le abitudini e questo, nel lungo periodo, fa la differenza.

Vinyasa e power yoga sono esempi di yoga più energici che consentono di bruciare calorie, sviluppare il tono muscolare e migliorare il metabolismo.

Dimagrire con lo yoga è dunque possibile.

Ecco di seguito chiarito come farlo nello specifico.

Quanto spesso dovremmo fare yoga per perdere peso?

Praticare yoga il più spesso possibile consente di perdere peso, allo scopo servirebbero almeno 3-5 sedute da 40 minuti 3-4 volte a settimana.

Se si è principianti è bene iniziare lentamente così da sviluppare gradualmente la pratica, aumentare la forza e la flessibilità. Anche 20 minuti possono bastare, ma in questo caso è bene essere più assidui e praticare le sedute almeno 5 giorni a settimana.

Migliori esercizi yoga per dimagrire

L’aspetto più bello dello yoga è che tutti possono praticarlo, non c’è un limite oltre il quale fare yoga per dimagrire visto che non ha contro-indicazioni.

Molte delle posizioni yoga apportano agli addominali una costante attivazione in quanto si va a lavorare sul centro del corpo coinvolgendo quei muscoli spesso dimenticati.

Lo yoga, dunque, fa perdere peso in modo non convenzionale, con la garanzia di un corpo sano e flessibile, ma anche con quella di perdere massa grassa a tutto beneficio di quella magra, che viene potenziata.

Ecco alcune pose yoga che è possibile fare anche a casa.

1. Saluto al sole

Dalla posizione eretta, inspira mentre sollevi le braccia in alto.

Espira tuffandoti in forma curva in avanti, salta, fai un passo e riporta i tuoi piedi nella posa della plancia, mantieni questa posizione per almeno cinque respiri.

Abbassa le ginocchia e abbassa il corpo sul pavimento, poi allunga le gambe, gira la parte superiore dei piedi sul tappetino e posiziona le mani sotto le spalle.

Inspira per sollevarti parzialmente ed espira per abbassare la schiena e poi spingiti verso l’alto nella posizione del cane rivolto verso il basso.

Mantieni questa posa per almeno cinque respiri.

Fai un passo o cammina verso la parte superiore del tappetino espirando e rimani piegato in avanti, quindi inspira per sollevare le braccia in alto.

Espira per abbassare le braccia verso il basso dal tuo corpo.

Esegui 10-15 saluti al sole.

2. Posizione della sedia (chair position)

Gambe, schiena e addominali sono davvero molto attivi in questa posizione.

Non è facile fingere di essere seduto su una sedia quando non c’è una sedia dietro di sé.

È necessario tirarsi più in basso possibile e puntare le punta delle mani verso il cielo, rilassando contemporaneamente le spalle.

3. Panca (plank)

La posizione della panca è molto indicata per aumentare la tonicità muscolare di tutto il corpo oltre che per perdere peso a livello addominale.

Posizionati in quadrupedia, con le mani sotto le spalle, stendi le gambe, mantenendo le spalle in linea con le mani. Spingi come se dovessi mantenere il pavimento lontano, espira ed espira, lentamente, mantenendo la posizione per 5 respiri.

Ripetere la posizione 5-6 volte.

Quelli indicati sono solo alcuni dei tanti esercizi che consentono di praticare con regolarità e successo yoga per dimagrire.

Naturalmente, molto dipende dalla quantità di peso che si vuole perdere.

Occorrono infatti tante sessioni più lunghe quante calorie si intendono bruciare per raggiungere i propri obiettivi.

Lo yoga per la disfunzione erettile

yoga contro la disfunzione erettileDi recente anche in Occidente hanno iniziato ad essere conosciuti ed apprezzati nuovi approcci di tipo alternativo per ritrovare il benessere e l’energia. Lo yoga per la disfunzione erettile tra tutti si è rivelato particolarmente efficace, senza nulla togliere, naturalmente, alla necessità di ricorrere ai farmaci lì dove si renda davvero necessario.

Di metodiche che in quest’ottica hanno dimostrato di essere realmente efficaci ve ne sono tante.

Tra queste l’esercizio fisico, la buona gestione dello stress, il sesso e persino lo yoga.

La pratica dello yoga per la disfunzione erettile, in particolare, ha dimostrato di apportare benefici fisici ed emotivi assolutamente non trascurabili, strategici in fatto di prevenzione e trattamento della disfunzione erettile.

Disfunzione erettile: un problema troppo spesso ignorato e taciuto

È stato con l’introduzione del viagra che la disfunzione erettile (DE) ha iniziato ad essere posta sotto i riflettori. Un problema molto diffuso ma sul quale troppo spesso padroneggiava un ingiustificato silenzio, dovuto a pudichi retaggi del passato. Lo yoga per migliorare nei casi di disfunzione erettile ha iniziato ad essere preso sul serio per questa che, per troppo tempo, è stata una condizione ignorata dalla maggior parte degli uomini, nonostante circa il 30% della popolazione maschile ne abbia sofferto almeno una volta nella vita.

Lo yoga si è rivelato un vero toccasana: questa pratica è in grado di apportare un profondo relax a tutto beneficio del sistema cardiovascolare.

Si tratta di un vantaggio di non poco conto se solo si pensi a come l’ansia da prestazione sia spesso all’origine della mancata erezione con una partner, nonostante l’anatomia e la fisiologia dell’erezione sia, di per sé, perfettamente normale.

Tutti, piuttosto che limitarsi ad etichettarla come malattia, dovrebbero sapere che una mancata erezione inspiegabile, soprattutto le prime volte, può accadere per tante ragioni, tra le quali l’ansia, l’ignoranza su come fare l’amore, la stanchezza, lo stress, gli eccessi alimentari, l’abuso di farmaci, di alcol e il fumo.

Come agisce nello specifico lo Yoga?

La ragione per la quale lo Yoga nei casi di disfunzione erettile è così efficace sta nel modo in cui questa pratica agisce sul sistema nervoso e sullo quello cardiovascolare.

Il rilassamento psico-fisico consente al sangue di affluire nel modo corretto al pene, invece di essere diretto alle braccia e alle gambe. Sono gli impulsi nervosi, come ci insegna la medicina, infatti a rilassare il tessuto muscolare liscio che circonda le arterie che trasportano il sangue appunto al pene.

È proprio questo afflusso di sangue alla base dell’erezione, non è un caso che il viagra agisce stimolando la dilatazione delle arterie dell’apparato genitale maschile coinvolto nella disfunzione erettile.

L’ansia o lo stress, come chiarito, contribuiscono in maniera significativa ad aggravare il problema.

Praticare Yoga rappresenta un’esperienza rilassante che concorre senz’altro a ridurre lo stress, l’ipertensione, a prevenire il colesterolo alto, le malattie cardiache e il diabete.

Ancor più in questi casi si suggerisce di praticare yoga per la disfunzione erettile.

È la ricerca ad aver dimostrato i benefici fisici dello yoga: in uno studio pubblicato sul Journal of the Association of Physicians of India i ricercatori hanno invitato 42 uomini con angina a partecipare ad uno studio basato su un moderato esercizio aerobico e sulla pratica regolare dello yoga.

Un anno dopo questi soggetti hanno avuto, a distanza di pochi mesi dall’inizio dell’esperimento, meno attacchi di angina, soglie di colesterolo sensibilmente più basse e una significativa riduzione del peso corporeo come mai era accaduto prima.

Stessa cosa dicasi per il diabete e per l’ipertensione di cui soffrivano in precedenza.

In aggiunta, gli stessi individui hanno sperimentato una migliore erezione, unitamente ad un rinnovato interesse per il sesso con il proprio partner, insieme ad una minore soglia di stress e di ansia.

Ci sono dunque buone ragioni per affidarsi a questa pratica o, quanto meno, a provarla.

Vedi anche: 3 esercizi di yoga per dimagrire

L’energia orgasmica come strumento di trasformazione

Il piacere di fare l’amore è innato in ogni essere umano, non c’è nulla di cui vergognarsi, in quanto è la stessa natura che attribuisce a tutti, uomini e donne, questo dono.

L’energia orgasmica è un qualcosa di cui tutti siamo dotati, uno degli strumenti di guarigione più potenti di cui la nostra condizione umana goda.

Essa coinvolge corpo e spirito, mente ed emozioni, si tratta di qualcosa di molto profondo che va ben oltre quello che molti di noi credano sia insito nell’atto di fare l’amore.

Eppure, se gli uomini provano con ricorrenza questo piacere, molte donne non riescono a raggiungere l’orgasmo, non potendo sfruttare al massimo, come potrebbero, questo strumento tanto potente quanto fondamentale che è l’energia organismica come strumento di trasformazione utile, tra le altre cose, a mantenere una relazione viva ed equilibrata con il proprio partner.

Perché le donne non hanno una vita sessuale gratificante?

Troppo spesso le donne non tengono conto dell’importanza insita nel piacere sessuale, ignare del potere dell’energia organismica.

Le cause sono molteplici, ma se lo stress è una di queste, sicuramente non è l’unica.

Ad influire sulla vita sessuale fino al punto da spegnerla completamente sarebbe piuttosto la differenza di tempi impiegati per l’orgasmo. Tra donna e uomo esiste una significativa differenza: alla donna servono almeno 25 minuti per raggiungere un piacere profondo, a differenza degli uomini che possono impiegare anche solo pochissimi minuti.

Addirittura in una coppia su 4 i rapporti sessuali non supererebbero i 2 minuti: è questo il quadro che emerge da una ricerca condotta da DoxaPharma in occasione del 86° congresso delle associazioni Siu e Agoi. È proprio a fronte di questa sensibile differenza che la donna non è messa nelle condizioni di raggiungere un piacere profondo.

Questo è grave, perché porta non solo a privarla della possibilità di godere di un piacere del tutto naturale, ma crea altresì gravi fratture nella vita di coppia: sono molte le donne che trattengono il loro malessere per troppo tempo e che non confessano al loro partner questo disagio.

La donna impiega di più a raggiungere l’orgasmo fondamentalmente per una ragione fisiologica: i rapporti sessuali coinvolgono di solito solo le prime fasce della muscolare genitale femminile.

Il piacere che dall’attrito ne deriva è quindi solo a un livello superficiale mentre dovrebbe coinvolgere tutto il corpo della donna, arrivando in profondità, esattamente come in genere accade all’uomo.

La realtà che ne deriva è molto triste: un numero incalcolabile di donne non ha mai avuto un orgasmo vaginale completo. A lungo andare, come accade a tutti gli organi che non vengono utilizzati come dovrebbero, i tessuti vaginali perdono sensibilità.

Un modo per evitare tutto ciò esiste, in verità.

I trattamenti specifici per riscoprire l’energia orgasmica

L’orgasmo così come vissuto da quasi tutte le donne, in maniera cioè a volte fasulla, nel migliore dei casi non profondo e completo, quindi privo della sua naturale energia orgasmica, comporta la dispersione di energia all’esterno.

Trattasi di un’esperienza che lascia spesso un senso di grande stanchezza e di profonda frustrazione, perché non porta all’appagamento completo e non permette il coinvolgimento emotivo.

Molte donne, vuoi per i retaggi del passato che le coprono da tonnellate di pudore, hanno timore di entrare in contatto con le parti sconosciute di se stesse e con la propria emotività.

Hanno paura di esplorare i meandri del regno interiore in quanto vulnerabili e non incoraggiate a farlo da nessuno. Tutto ciò è profondamente ingiusto, specie ai nostri giorni, in cui regna, finalmente, la parità tra donna ed uomo in ogni ambito della nostra vita, professionale e sociale.

Ecco che, per fortuna, esistono dei trattamenti che possono aiutare a ristabilire la naturale sensibilità a livello dei genitali, consentendo al corpo di lasciare andare le tensioni accumulate e riscoprire dunque l’energia orgasmica per un cambiamento profondo.

Grazie a questi trattamenti, la donna via via diventa più consapevole del proprio corpo, più vigile, iniziando ad acquistare maggiore fiducia nelle proprie capacità.

Non è eccessivo dire che trattasi di un viaggio alla scoperta della propria forza e della propria natura. Un diritto concesso a tutte, un dono straordinario di cui tutte le donne dovrebbero godere.

Il massaggio yoni per risvegliare l’energia sessuale

risvegliare l'energia sessuale con il massaggio yoniNon esiste persona che non vorrebbe rivivere la propria sessualità recuperando quella forza e quella vitalità che è innata in ciascuno di noi, ma che, per mille ragioni, rimane bloccata e infruttuosa.

Ebbene, il massaggio yoni è in grado di risvegliare l’energia sessuale e si prefigge proprio di liberare questi blocchi risvegliando la kundalini, ossia quella potente energia che giace alla base della colonna vertebrale.

In particolare questo massaggio si rivela efficace per risvegliare quella miracolosa e potente fonte di energia che la natura stessa ci ha donato, ma che resta in molti casi congelata nel nostro essere.

Allora, davvero si rivela importante capire il funzionamento del massaggio yoni attraverso questa guida pratica così da sfruttarne a pieno tutte le potenzialità in esso recondite.

Dare una direzione all’energia sessuale

Tutti noi umani abbiamo in noi un’energia primaria chiamata energia kundalini o energia sessuale.

Si tratta di un’energia dormiente ma così potente da essere concepita in natura come ciò che serve per riprodursi.

Questa stessa energia, se usata per il nostro elevamento, ha il potenziale per renderci vitali, svegli, vigili, ma purtroppo noi umani la sprechiamo sottovalutandola, anzi, ancora peggio, soffocandola.

Il nostro obiettivo allora dovrebbe essere quello di risvegliare la nostra energia sessuale anziché sprecarla, così da migliorare le nostre prestazioni complessive in modo significativo.

Questa energia è movimento, è per sua essenza e natura destinata alla crescita.

Quello che intere generazioni per secoli hanno fatto, ossia controllarla, è stato uno sforzo inutile anzi, dannoso. Non ha senso combattere contro la nostra stessa natura.

Invece di contrastarla con sforzo, il massaggio yoni risveglia l’energia sessuale dandole una direzione, canalizzandola, così da consentirle di spostarsi verso l’alto per essere assorbita dai chakra superiori e raggiungere in questo modo uno stato equanime più equilibrato.

Proprio come la forza dell’acqua pulisce e purifica, così il movimento verso l’alto della nostra energia sessuale purifica e dona energia a tutti i chakra.

Ricarica l’energia e rilassa il corpo

I benefici del massaggio yoni possono essere sperimentati sia a livello fisico che a livello psicologico.

A livello fisico, ha miracolosi benefici anti-invecchiamento poiché la nostra energia viene ricaricata e ringiovanita. A livello psicologico è in grado di generare felicità e gioia incondizionate, permettendo a questi sentimenti di liberarsi dalla prigione in cui vengono ingabbiate dalla nostra quotidianità.

Rilassa il corpo, migliora la respirazione, rivitalizza lo spirito, ricaricandoci.

A lungo andare questo massaggio consente a chi lo riceve di immergersi in uno stato di profondo benessere che è davvero difficile sperimentare nella vita avvezzi come siamo a soffocare le nostre emozioni durante le varie fasi e nei vari momenti della nostra vita, anche quelli più felici.

Siamo stati educati in questo modo e cresciuti con questi retaggi che hanno molto di bigotto e ingiusto, in quanto contrario alla nostra stessa natura.

Non abbiamo ancora compreso quanto dannoso possa rivelarsi l’atto di sopprimere le emozioni: ciò porta a soffocare la nostra energia ed è questa spesso la ragione del dolore e della nostra sofferenza emotiva. Allora il massaggio yoni rappresenta davvero uno dei più potenti strumenti utili a liberarsi dal corpo di dolore emotivo.

L’effetto di questo massaggio è dimostrato dal benessere che si avverte dopo una sessione: un infinito senso di leggerezza, di gioia, di rinnovata carica; è come vivere in una dimensione altra, più vera, pura, felice.

Siamo fatti per vivere ciò che la natura ci ha donato e che abbiamo relegato, nostro malgrado, a sporadici momenti di un’intera vita.

È questo il principio alla base del massaggio yoni.